PIZZERIE D’ITALIA 2020 GAMBERO ROSSO

La presentazione della guida ha fatto conoscere la nuova pizzeria Dazero

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Presentata a Torino presso “DaZero Pizza E Territorio” la guida Pizzerie d’Italia 2020 del Gambero Rosso, alla sua settima edizione.

Una scelta di 650 indirizzi (un centinaio di novità rispetto la scorsa edizione) ed una piccola appendice di circa sessanta tra le migliori pizzerie italiane nel mondo. Il risultato di un anno di ricerche e valutazioni degli ispettori della Guida, che hanno assaggiato e hanno dato un voto alle pizzerie in base a lievitazione, farine, materia prima e cottura selezionando le eccellenze per ogni categoria.

Quest’anno sono 72 i Tre Spicchi divisi tra le categorie «pizza napoletana» (33 premiati), «italiana» (la pizza nelle varianti regionali, 15 premiati) e «pizza degustazione» (con ingredienti gourmet 24 premiati), e 8 le Tre Rotelle: il massimo per chi propone la pizza in teglia. Alla Campania il primato delle migliori pizzerie con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 16, Lazio con 13, Piemonte con 7, Veneto con 6, Lombardia con 4, Abruzzo, Sardegna, Sicilia ed Emilia Romagna con 2, Liguria, Basilicata, Marche, Friuli, Venezia Giulia e Calabria con 1. Di questi Tre Spicchi ben due sono donne e precisamente Roberta Esposito di La Contrada ad Aversa e Renata Sitko di Villa Giovanna ad Ottaviano (Napoli).

Per quanto riguarda il Piemonte i tre spicchi sono stati assegnati a Gusto Madre di Alba, Vola Bontà per tutti di Castino (Cn), Perbacco di La Morra (Cn), Gusto Divino di Saluzzo (Cn), Patrick Ricci Terra, Grani, Esplorazioni di San Mauro Torinese, Libery Pizza & Artigianal Beer di Torino e Sestogusto di Torino.

La presentazione della Guida ha permesso di conoscere DaZero, il progetto realizzato da Giuseppe Boccia, communication manager del brand, Paolo De Simone, responsabile produzione e sviluppo, e Carmine Mainenti, amministratore. La loro idea imprenditoriale si fonda con il legame alla loro terra, il Cilento, e con la valorizzazione delle eccellenze gastronomiche. Quindi una pizza di tradizione napoletana per impasto e lavorazione, con l’aggiunta di ingredienti cilentani di alta qualità, tra cui diversi presidi Slow Food. Troviamo nel loro menu anche la mozzarella nella mortella, un prodotto antico, che i contadini locali per conservarla e trasportarla la avvolgevano nelle foglie di mortella, il mirto selvatico che cresce abbondante nelle terre del Parco del Cilento e vallo di Diana. Ed ancora il pomodorino giallo di Rofrano, il peperoncino piccante di Controne…

 

Piera Genta

 

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