IL CARNEVALE STORICO DI ALIANO ARRIVA AL MERCATO CENTRALE DI TORINO

Il 15 febbraio una giornata dedicata a tradizioni, musiche e colori della Basilicata nei luoghi di Carlo Levi.

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Sabato 15 febbraio dalle 18:00 al Mercato Centrale Torino prenderà il via una grande festa in occasione del Carnevale. Da sempre il Mercato promuove la cultura in tutte le sue forme e quella di sabato sarà un’opportunità, per il pubblico torinese, di conoscere da vicino il Carnevale Storico di Aliano. Il carnevale alianese quest’anno ha preso vita il 16 gennaio e proseguirà fino al 1° marzo, facendo tappa anche in altre città d’Italia.

L’evento al Mercato Centrale Torino
A partire dalle 18:00 all’esterno, in piazza della Repubblica, partiranno le animazioni con le musiche del gruppo folk dell’Associazione Emanuele Gianturco di Settimo Torinese, degli U Cirnicchiu e quelle degli Amarimai, che apriranno la pista alla sfilata dello storico Carnevale di Aliano, conosciuto per le sue maschere arcaiche cornute, collegate alla mitologia greca, e per il gruppo di pacchiane. Le maschere ricreano creature demoniache il cui carattere minaccioso viene smorzato da cappelli colorati e il loro abbigliamento goffo ispirato alla tradizione contadina e pastorale, alla quale si rifà anche la gestualità degli interpreti.
Dalle 19:00 la festa si sposterà all’interno del Mercato e la sfilata delle maschere proseguirà nel plateatico delle antiche ghiacciaie, precedendo il discorso istituzionale di Umberto Montano, presidente del Mercato Centrale, e di Luigi De Lorenzo, sindaco di Aliano. Per chiudere in bellezza, il gruppo U Cirnicchiu continuerà a intrattenere il pubblico con musiche tradizionali, di stampo folkloristico.

Il Carnevale Storico di Aliano
Aliano è una piccola cittadina della Basilicata, il paese dei calanchi: un piccolo borgo che conta 930 abitanti, avvolto in un paesaggio che sembra quasi lunare. È conosciuto in particolare per essere stato il luogo in cui lo scrittore Carlo Levi trascorse buona parte del suo periodo di confino, al quale fu condannato per via della sua attività antifascista (1934-36), e dove successivamente scelse di farsi seppellire. La figura dello scrittore è il fil rouge che collega la Basilicata a Torino, sua città natale, e Firenze, unendo idealmente i due Mercati ad Aliano. Carlo Levi scrisse del paesino (che chiamava Gagliano, imitando la pronuncia locale) molto tempo dopo la fine del suo confino. La stesura del romanzo, considerato uno dei più importanti della letteratura italiana del Novecento, avvenne a Firenze tra il 1943 e il 1944; il libro fu poi pubblicato nel 1945. L’autore torinese in Basilicata si scontrò con una realtà completamente diversa rispetto a quella a cui era abituato e la sua esperienza divenne un’occasione di riflessione sulla questione meridionale e la totale assenza dello Stato nel Mezzogiorno.

Ogni anno, in occasione del Carnevale, gli abitanti di Aliano si travestono e indossano le tradizionali maschere cornute che animano la festività e che nel novembre 2018 hanno portato al riconoscimento del Carnevale di Aliano tra i carnevali storici italiani, con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche la storia stessa del Carnevale di Aliano si intreccia con quella dello scrittore Carlo Levi, che così descrisse le maschere nella sua opera più celebre, “Cristo si è fermato ad Eboli”: “Venivano a grandi salti e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine”.

U Cirnicchiu
Il gruppo nasce con l’intento di recuperare e valorizzare l’antico patrimonio cultura e musicale lucano, sopravvissuto perché tramandato per secoli oralmente. Il lavoro di ricerca avviato nel 1966 ha portato alla rielaborazione di canti, musiche e danze.

Gli Amarimai
Il gruppo è nato a Viggiano (PZ) nel 2006, si compone di circa 13 elementi, tutti uniti dalla passione per la musica e la voglia di valorizzare, salvaguardare e diffondere le tradizioni popolari musicali della Basilicata. Tra le tradizioni etno-musicali recuperate, spiccano il recupero del suono pastorale della zampogna lucana e dell’arpa popolare viggianese.

 

Il Mercato Centrale Torino
Il Mercato Centrale Torino è nato lo scorso aprile a Porta Palazzo, nel cuore della città in continuo fermento. Qui le botteghe con le bontà degli artigiani si fondono con l’arte e gli eventi in spazi aperti a tutti, perché il Mercato è un luogo di scambio di storie, idee ed opinioni.

Fonte: Ufficio Stampa

 

 

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