GIORNATA DI CONFRONTO E STUDIO SULL’AGROMETEOROLOGIA PER PARLARE DI IXEMWINE

Obiettivi: condividere la conoscenza per migliorare la sostenibilità in agricoltura, annullando il divario culturale e digitale

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Il Politecnico di Torino e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato organizzano un incontro destinato a Consorzi di Tutela, Aziende Viticole, Istituti Agrari, Studenti e Appassionati, per parlare del progetto iXemWine, ideato al Politecnico e implementato dai laboratori iXem, che da 15 anni sviluppano strumenti di comunicazione per finalità sociali.

L’obiettivo di iXemWine è quello di realizzare, su tutto il territorio italiano, un laboratorio di condivisione della conoscenza, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso un utilizzo universale, capillare e assistito delle moderne tecnologie, superando i limiti delle tecnologie attuali. Per farlo, i ricercatori di iXem hanno scelto un ambiente che conoscono bene, quello della produzione vitivinicola, per la quale dal 2013 a oggi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio innovativi e alternativi, dalle telecamere tascabili ai palloni meteostatici.

iXemWine, lanciato il 27 marzo 2019, ha rieditato uno strumento del passato, le capannine meteo che per circa 40 anni hanno supportato gli agronomi nella predizione delle infezioni fungine della vite, applicando i più moderni sistemi di trasmissione, le più avanzate tecniche di miniaturizzazione e facendo ampio uso di nanotecnologie per realizzare sensori meteo microscopici, senza rinunciare alla professionalità e verificabilità della misura.

Il 5 dicembre saranno presentati gli straordinari risultati misurati durante la prima stagione di utilizzo, in particolare le innovazioni introdotte per superare il divario digitale. I dati rilevati dai sensori sono raccolti e trasferiti su Internet attraverso canali radio dedicati che usano le tecniche di trasmissione sviluppate dagli iXem Labs, che nel 2007 permisero la realizzazione del record mondiale di trasmissione su Wi-Fi. Durante la prima stagione di iXemWine i ricercatori del Politecnico hanno abbattuto il loro stesso record di trasmissione, riuscendo a raccogliere dati anche oltre le centinaia di chilometri di distanza, mantenendo attenzione al risparmio energetico: un sensore, equipaggiato con due batterie stilo e senza alimentazioni esterne o pannelli solari, dura anche 4 anni.

In meno di 6 mesi, gli utenti della piattaforma hanno superato quota 650 e il numero di stazioni meteo pubblicamente disponibili ha superato le 160 unità. In effetti, l’aspetto più innovativo del progetto nasce dalla volontà di costruire una piattaforma di condivisione della conoscenza, dove i dati meteo misurati in ogni vigneto non sono accessibili al solo proprietario, ma rappresentano un patrimonio conoscitivo condiviso e disponibile per tutti. Un modo per rendere capillare e pervasiva la difesa delle coltivazioni, ma anche un tramite per avvicinare gli scettici ad un utilizzo sano e consapevole dei nuovi strumenti tecnologici.

Il progetto ha un’importante funzione didattica per la diffusione della conoscenza. È già utilizzato da tutti gli Istituti Agrari Piemontesi, ma il 5 dicembre sarà presentato il progetto di didattica nazionale, che coinvolgerà potenzialmente tutti gli Istituti Nazionali.

“La rivoluzione digitale in corso impatta tutti i settori produttivi, in particolare quello primario, che ha grande importanza per il territorio piemontese. Da tempo il nostro Ateneo è attivo in questo campo, in collaborazione sinergica con gli altri attori istituzionali”, ricorda il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

Daniele Trinchero, Direttore iXem Labs, ha dichiarato “il progetto iXemWine nasce nel 2013 da concorsi di idee studentesche, concretizzate grazie ad un meccanismo di autofinanziamento e crowfunding gestito dai nostri laboratori. È stato esaltante realizzare il nuovo record di trasmissione, ma quello che rende iXemWine davvero speciale, al di là dell’innovazione tecnica e dei tenti riconoscimenti, è il suo obiettivo di libera condivisione.”

«Noi che viviamo e operiamo sul territorio ci sentiamo sollecitati a sostenere progetti come questi, dove tradizione e innovazione si incontrano per raggiungere obiettivi importanti come quelli di ottimizzare le coltivazioni e migliorare la sostenibilità» dice Filippo Mobrici, Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

Fonte: Ufficio Stampa

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